giovedì 11 novembre 2010

CICLAMINO (Cyclamen Persicum)


Caratteristiche generali.
Pianta di grande valore ornamentale, è originaria del Medio Oriente.
Una delle caratteristiche peculiari di questa pianta è la non molta longevità, a poche settimane dall'acquisto infatti appassirà, a meno che non si possano soddisfare le sue particolarissime esigenze.
Solitamente il Cyclamen persicum subisce in serra la forzatura in modo da fiorire in inverno, mentre la pianta fiorisce normalmente a marzo. Trasportata dall’ambiente della serra a quello totalmente diverso dei nostri appartamenti, questa pianta subisce un duro choc e, non essendo molto resistente, nella maggior parte dei casi in poche settimane appassisce e muore.

Esposizione.
ll Cyclamen persicum necessita di una posizione in ottima luce, ma non ai raggi diretti del sole. Se, dopo la fine
della fioritura, si è riusciti a mantenere in vita il tubero, questo va posto in luogo ombroso o semiombroso.
La pianta in fiore deve stare a una temperatura sui 20°. ll tubero (sempre naturalmente se si è riusciti a mantenerlo in vita), finita la fioritura, va posto in luogo più fresco, a una temperatura sui 10°- l5°C.

Innaffiature. 
Le innaffiature vanno effettuate molto abbondantemente in estate e con più moderazione in inverno, senza comunque lasciar mai asciugare il terreno. È preferibile evitare le innaffiature dall’alto che potrebbero danneggiare i fiori e le foglie delicatissime; immergete invece la pianta in un contenitore pieno d’acqua e lasciatevela per non più di mezz’ora. Bisogna assolutamente evitare in entrambi i casi il ristagno dell’acqua,
che farebbe subito marcire il tubero. L’umidità, o meglio la mancanza di umidità, è una delle cause principali della breve durata del Cyclamen; questo infatti, vegetando in serra a un grado d’umidità elevatissimo, risente moltissimo dell’atmosfera secca e asciutta della casa. Si dovrà quindi scegliere con cura dove sistemare la pianta, cioè il più lontano possibile da fonti di calore, e porre subito il vaso che contiene il ciclamino in un altro di dimensioni più grandi, in modo da poter mettere, nello spazio fra i due vasi, dello sfagno da tenere sempre umido. Se non si avrà sfagno a disposizione si potrà sostituirlo con ghiaia.

Cure. 
Terminata la fioritura, si consiglia di lasciar asciugare il terreno; quindi, con molta delicatezza, levare i bulbi e porli in un sacchetto di carta o di tela da riporre in un luogo fresco e asciutto. Verranno rinvasati nella tarda primavera (o, meglio, in estate).

Concime. 
Dopo aver rinvasato il bulbo, una volta al mese, dall’inizio del ciclo vegetativo, si deve concimare fino alla
fine della fioritura. ll tubero, tenuto in riposo dopo la fine della fioritura, va rinvasato in agosto; le innaffiature e il normale trattamento vanno gradatamente ripresi, e poi del tutto normalizzati al momento in cui, con molta fortuna, la pianta riprenderà a fiorire.

Moltiplicazione. 
Si effettua per seme, ma è possibile soltanto in serra.

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